I giorni strani ci hanno trovato.
I giorni strani ci hanno scovato,
stanno andando a distruggere le nostre gioie casuali.
Noi dovremmo andare a giocare o a cercare una nuova città.
Gli strani occhi riempiono le strane camere,
le voci segneranno la loro stanca fine,
l'hostess sta sorridendo
i suoi clienti dormono a causa di un peccato,
mi senti parlare di un peccato
e tu sai che questo lo è.
I giorni strani ci hanno trovato
e durante le loro strane ore
noi tiriamo avanti da soli
i corpi confusi
le memorie maltrattate
come noi corriamo dal giorno
verso una strana notte di pietra.
Giornata all'insegna della neve quella di ieri ( non poteva essere altrimenti dopo le nevicate dei giorni prima). Mi sono svegliato alle 9 (la sera prima ho fatto il bravo e sono andato a letto all'una e mezza), ho fatto colazione e ho messo i Doors per caricarmi un po', alle undici sono partito per prendere il Moro e siamo andati in stazione a beccare il resto della ciurma, c'era già Piero, Michele e Federica, nel frattempo sono arrivati anche Umberto e Diego. Eravamo tutti pronti e presi bene, siamo partiti, direzione colere, io ero in macchina di Michele con Piero e Federica, colonna sonora iniziale Depeche Mode, ma dopo poco sti strunz anno messo Battisti e la mia carica è scemata!!!!! Comunque, tra una musica di merda e l'altra arriviamo a Colere. All'una in punto prendiamo la prima seggiovia(ci impiega mezz'ora ad arrivare in cima!), vedo neve alla mia destra alla mia sinistra sopra e sotto, finalmente non ci speravo piu'! Sono con Piero sulla seggiovia poco prima di scendere gli ho chiesto se cadeva, è caduto ovviamente! Li abbiamo incontrato il Cujo che era a Colere dalla mattina alle nove (era stato al Babariba fino alle 5, eri il migliore Cujo!) Alla prima discesa mi sono subito accoro che le gambine non reggevano molto anche per la pesantezza della neve stessa...
Il Piero è stato preso subito dall'ala protettiva del buon vecchio Moro che gli ha insegnato a curvare, grande pure il Piero! Dopo varie discese, abbiamo fatto una pausa panino-pizzetta al rifugio dove nel frattempo erano arrivati Ciko, la sua morosa, Ale e rispettiva morosa, il gruppo era al completo, abbiamo sciato fino a chiusura, eravamo tutti spaccati ma soddisfatti!!.
Nel ritorno ho messo io la musica!, Cypress Hill (non si sbagliamai!), quindi ci siamo avviati nel nostro piccolo mondo antico dopo il Conary, la stazione! Verso le 7 ho accompagnato il Moro a casa e proprio sotto il suo palazzo si è staccata la marmitta della macchina(qualcosa nella giornata doveva andare storto...) comunque super Moro l'ha staccata totalmente e sono tornato a casa, per una veloce doccia.
La sera siamo andati a mangiare una pizza alla svolta con Marzia, Norma, una loro amica(non ricordo il nome), Molok, Diego, Roby,Moro, Scoi e nuova morosa. Ovviamente abbiamo detto che ci mandava Piero visto che è il loro miglior cliente!!. Finito di mangiare siamo finiti al conary, dove ho beccato Ciano e Pito ma cosa più importante ho finalmente conosciuto “LE DARK”!!!
Il provvedimento modifica l'articolo 52 del Codice penale in materia di legittima difesa
Sì all'autotutela armata in casa o al negozio
(Ddl Camera 24.1.2006)
Non rischierà più il carcere per eccesso di difesa chi sparerà a un ladro armato entrato in casa o nel suo negozio. Lo prevede il ddl approvato in via definitiva dalla Camera il 24 gennaio. Il provvedimento modifica l'articolo 52 del codice penale in materia di legittima difesa. La nuova norma stabilisce, infatti, che la vittima di un furto, di una rapina e di una minaccia può reagire "per tutelare la propria incolumità" e quella dei propri cari in casa, nel suo studio professionale o nel negozio quando l’aggressore non mostra di voler desistere. In questo caso anche sparare non è più un eccesso ma legittima difesa.(24 gennaio 2006)
Ddl Senato 1899 - Modifica all'articolo 52 del codice penale in materia di diritto all'autotutela in un privato domicilio
Art. 1.
(Diritto all’autotutela in un privato domicilio)
1. All’articolo 52 del codice penale sono aggiunti i seguenti commi:
"Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o altrui incolumità;
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione.
La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale".
Ho visto che sempre più gente segue le gesta dei “cavalieri della stazione”, quindi raccolgo il compito dal Musk ed inizio a compilare la cronaca di questo ennesimo weekend infinito appena passato, visto attraverso gli occhi del Molok. Dal momento che sicuramente tralascerò episodi gustosi, vi invito a postare dei commenti per rendere questa cronaca più fedele possibile arricchendola con il vostro punto di vista : beninteso che i commenti sono sempre molto ben accetti, capito gente?
Vediamo se almeno riesco a ripercorrere le tappe salienti : inizio a sorpresa mercoledì sera con il Pierogal che diventa grande e va a vivere da solo come Jerry Calà. La casa è nella casbah di Cogno a
Giovedì supercena allo “Smile” di Boario insieme alla compagnia allargata. Dalla mia parte Scowy (che è diventato grande anche lui andando a prendersi un monolocale fantastico a Esine), Michele, Piero, Musk, Cujo, Moro, Diego, Roby e Flaminia. Dopo cena inizio deliri al Conary, il nostro piccolo mondo antico con una buona dose di additivi al malto e luppolo. Partiti di li destinazione Capital con la musica di Aldo. Grandissima serata, degna replica della festa di natale, sala al completo, ottima musica fino al mattino ed un sacco di gente sballata in giro : adoro questo tipo di eventi!
Il venerdì, contrassegnato da un sacco di confidenze e commenti alla serata precedente, è iniziato nel tardo pomeriggio con Michele che mi invita a Lozio, leggendaria casa che finalmente ho avuto il piacere di vedere, per una fagiolata e un po di sane chiacchiere; continuazione in station con successiva cena al “rugantino” di Bienno (che non mi sento di consigliare a nessuno)con un gruppo assortito di giovani uomini e giovani donne ed è finito in tarda nottata a casa del Pierogal che non riesce ad addormentarsi se prima non passo ad augurargli la buona notte.
Sabato sfavillante anche se con orecchie basse iniziato con il battesimo della neve per il Piero sulle piste di Montecampione. Pomeridiano con il Musk , il Battao ed il Piero appunto : dopo la prima rovinosa seggiovia siamo stati abbandonati dagli altri due e ho iniziato con i rudimenti della tavola col bambino Piero. Grande pazienza da parte mia ma grande forza di volontà del Gallones che a forza di sculacchiate, bestemmie (meno di quelle previste) e seggiovie nella schiena , al grido di “slamina Piero slaminaaaaaaaaaaaaa!” se l’è cavata egregiamente e si è divertito un casino. Si è aperto un nuovo radioso futuro per il nostro eroe e forse tra un po’ potrà fregiarsi del berrettino burton e delle braghe passe! La sera con il Musk ed il Piero ancora super adrenalinizzati è trascorsa nella nuova birreria irlandese che hanno aperto a Boario, il Conary. Abbandonato dal Piero distrutto e da mia sorella Chiara e l’amico Joe, sono restato senza macchina in balia degli eventi e del Musk. Eventi che non sto a raccontare ma che mi hanno portato a casa al mattino presto…
Domenica pelle di stracchino con colazione a casa a base di cibi leggerini quali il cuz e i casoncelli che non mi sono sentito di assumere e poi spesone per casa Gal insieme ai premiati “personal shoppers” Musk e Foppoli. Ognuno buttava nel carrello quello che voleva tanto a guizzare il nogra ci pensava l’amico gallones! Cenones globale con pizza alla “Svolta” e poi serata tranquilla a leccarsi le ferite del weekend appena trascorso bevendo un birrozzo in compagnia.
Ancora una volta ho passato un sacco di tempo a spasso e visto che non sono mai stato solo vuol dire che c’è sempre un sacco di gente in giro che vuole fare le cazzate!
Il male può avere forme diverse..."...un micidiale virus che attacca il sistema nervoso..." "non so che diavolo mi succede!" Che cosa accadrebbe se il male si formerebbe dentro di te? "non posso credere che non ci sia un altro modo...!" "non devi farti coinvolgere!" "... è un virus pazzesco!!!" "chiama un dottore!" "non posso fare una cosa del genere a Bobo..." "io sto male" "non puoi fare niente..." "è una cosa che ti sei immaginato tu!" Un virus micidiale che ti fa stare proprio una cosa malissimo! Ma nessuno può dirglielo... "Ecco il nostro malato immaginario!" "Shamala Yaaan!!!" Un virus a cui non puoi sfuggire ma neanche proprio guarda io c'ho provato niente! "Come devo comportarmi?" "E' un caso dispendioso..." "Dottore, che cos'ho?" "E' solo qualche colpo di tosse! E' sano come un pesce!" "Dottore chiami un dottoreee!" "Tu sei il mio più caro mio mio amico" "Fevmi amici! Fevmi amici!" Se ti togliessero il lavoro ( "Fuori di qui, testa di rapa!" "Ma come, fatemi continuare" "Sei licenziato!" "Non vado in onda!" ), se ti togliessero l'amore tuo ( "Bobo?" "Sì?" "Io non ti amo più" )... se ti togliessero l'amicizia ( "Johnny!" ), se ti togliessero il talento, se ti togliessero l'automobile... ma una volta non era così ( "Scommetto che ti piacerebbe, sotto la gonna..." "Ti facevo più peloso..." ) ...ma il presente riemerge..."Ho delle pause... delle pause..." Dall'omologo romanzo di Phil Norimberga ( "Non ti amo perchè ti sei aderito!" )... Maccio Capatonda, Ektor Baboden, Fabbio di Ninno, Amalia Frellioje ( "...ti abbandono Bobo, buonanotte!" ) e per la prima volta sullo schermo cinematografò... il piccolo Riccardino Fuffolo! "Chi sei tu?!?" "Dottore... HO LA FEBBRA!
Visto che da quanto sentito non tutti hanno avuto un fine anno scoppiettante, cercherò almeno di raccontare il mio, anzi il nostro, che in fin dei conti è stato decisamente al di sopra delle aspettative.
L’ avventura è partita alle 18 dell’ultimo giorno dell’anno e ha visto me e Michele Foppoli (i du michei), carichi di super gnorantù (praticamente i ceppi di baobab) e legname vario ed eventuale lanciati alla volta di Lozio e con tappa obbligata a Buren a casa di Aldo. Qui la prima sorpresa della serata : casetta di montagna fantastica (con annesso tubo del riscaldamento scoppiato) immersa in una montagna di neve, al punto che sembrava di essere a caccia di cervi nel Wyoming.
Li ci siamo trovati con Aldo, la Elena e il fantomatico Edo, cugino milanese di Aldo e personaggio quantomeno bislacco. Dopo aver preso possesso delle camere e aver depositato i bagagli abbiamo subito alimentato il camino con il primo dei gnorantù che sarebbe durato magando fino al mattino seguente. Siam partiti prima di cena per fare un minimo di spesa, soprattutto spaventati dal fatto che se fosse venuto il Cujo la birra che avevamo a disposizione non sarebbe
Ridendo e scherzando ci siamo accorti che eravamo lievemente in ritardo di mezz’oretta, dal momento che la cena era praticamente già iniziata. Abbiamo deciso di prendere il pickup per evitare i disagi delle strade sporche, infatti uscendo dalla vineria iniziavano i primi fiocchi.
Arrivati a Lozio dal Tone ci siamo ritrovati in uno scenario che non smetterà mai di affascinarmi: agriturismo su tre piani con il bar e la saletta concerti col palco al piano terra, al primo la sala ristorante e cucina e all’ultimo le camere, il tutto immerso in uno scenario veramente natalizio ed una montagna di neve.
La sala era divisa dalla nostra compagnia ed un gruppo di Supergiovani di Lodi. Ci siamo seduti dividendo il nostro gruppetto e io mi sono seduto a fianco alla Sara, al Cujo, di fronte Aldo e a sinistra Edo.
Qui i ricordi si fanno un pochino confusi, ricordo che abbiamo mangiato abbastanza male e bevuto peggio, ma grazie alla “libertà personale” che il Tone ti permette non ho smesso un minuto di piangere dal ridere, soprattutto con Aldo ed Edo che hanno condiviso con me fino in fondo la “libertà” concessa!
Da li alla mezzanotte il tempo è volato, abbiamo brindato con una fantastica magnum di Heineken e companatico, fuochi artificiali dei ragazzi di Lodi e la neve che cadeva ancora fitta. Il cujo non ha partecipato ai festeggiamenti perché stava già festeggiando in qualche angolo per i cacchi suoi. Ricordo che in quel momento estremamente sereno ho pensato ai miei amici e mi sono domandato se stessero facendo la stessa cosa che stavo facendo io…
Finiti li fuochi e gabbato lo santo ci siamo spostati al bar dove Luca Ducoli, la sua morosa ed altri musicanti stavano improvvisando sul palchetto canzoni di vario genere, tra cui ricordo uno stralcio di Interstellar Overdrive che mi ha veramente impressionato : chi suona un certo genere di musica deve saperlo fare e loro l’hanno suonata davvero bene!
Abbiamo preso possesso di un tavolo e ci siamo praticamente installati. Abbiamo visto arrivare una, due, tre casse di birra e tutti i personaggi che entravano, come dei novelli re magi, ci recavano in dono bottiglie di vino e poi se ne andavano.
Le sei sono arrivate in un attimo, tra bevute, risate e musica che non è mai smessa e aneddoti feroci di un Cujo oramai trasfigurato. Siamo partiti tutti insieme e li ho rischiato l’infarto quando ho trasportato sul cassone del pickup mio cugino e consorte fino alla macchina, vedendolo nel lunotto posteriore pieno di neve che rimbalzava , rosso per il filtro degli stop e che bestemmiava anche quello che non ha bestemmiato il PieroGal. Che bastardo! Ho saputo poi che è rimasto infognato con la macchina fino alle 8 del mattino con la morosa superfelice…
Prima di partire alla volta di Buren abbiamo raccolto ciò che restava dei “fratelli” della Elena che stavano morendo assiderati in macchina. Anche li la risalita per la casa di Aldones è stata impegnativa causa neve, al punto che su quella stessa strada abbiamo incontrato una macchina in verticale appoggiata agli alberi.
Subito a nanna (alle otto passate) e sveglia relativamente presto (a mezzodì) con l’ignorantone sul camino che fumava ancora !(e non sto parlando di nessuno dei miei compari).
Il pomeriggio è volato tra chiacchiere, musica dal canale yos, dadi e pastasciutte e wurstel. La sera come al solito è arrivata in un attimo e ci siamo congedati ripromettendoci di finire l’avventura al Conary. Purtroppo non tutti ce l’abbiamo fatta…
Come al solito mi sento di ringraziare gli amici che mi hanno traghettato attraverso questa serata surreale e l’ingresso in questo nuovo anno : se il buongiorno si vede dal mattino sarà un grande 2006.
Michele, Aldo, Elena, Cujo, Sara, Vittorio, Bertoni, Rota, Edo e tutti gli altri: bella storia!