Nel week-end ci siamo un po' tutti separati, tranne venerdi' in cui io Michele, Mirko (tornato dal suo soggiorno Tailandese) e Scoui ci siamo trovati per l'aperitivo nel noto locale piu' In della valle(c'erano anche i vip un po' gay del calibro di Ivan Cattaneo) per andare a cena al Beati'. Arrivati li', loro si son pappati la Gallina Bollita mentre io ho mangiato una bistecca di puledro che e' meglio!, con mio stupore hanno messo la lista con vini un po' decenti quindi abbiamo bevuto un Cavalleri piu' una delle loro bottiglie di vino nostrano! e gli amari. Siamo usciti di li un po' storti e per riciapparci siamo andati tutti a casa di Mirko per il Desser! Colonna sonora Adriano Celentano finche' non mi hanno censurato.. Da li in preda all'euforia alcolica siano andati in stazione per l'happy hour e in fine al Conary dove dopo un po' ho perso un po'tutti di vista, ma alla fine sono tornato a casa per le 5.
Il sabato e' stato decisamente lungo, alle 10 ero a fare colazione alla dolce vita, sono stato in giro fino all'una, tornato a casa, ho mangiato qualcosa ,mi sono docciato e ho preparto lo zaino! Ero pronto per la trasferta milanese, il giorno prima Ciko mi ha invitato a una festa e dopo un po' di dubbi ho pensato bene di andarci. Verso le due e mezzo mi sono venuti a prendere Scoui e Michele per accompagnarmi al Pulman(la macchina e' in riparazione). Alle 3 e mezza sono partito! Loro, invece, sono andati a fare la spesa, la sera partivano per andare all'Aprica dove come tutti sanno “Si mangia, si Beve e si L..... la neve!)
A Milano sono stato molto bene, buona la cena a casa di Simona (la ragazza di Ciko), bella la festa, bella la gente che ho conosciuto e ma sopra tutto belle le ragazze(modelle) con cui eravamo!! Tra una cosa e l'altra ho fatto le 9 e mezzo di mattina, orario piu' da Piero Gal che da me.
Iniziato con Michele che mi chiama e mi invita a raggiungerlo per pranzo. Puntuale alle dodici passa a prendermi Scowy con in auto anche Ale Pe e ci fermiamo subito dal Piero che mi lancia la mitica maglietta di Sanfa, rossa a maniche lunghe con i disegni di Luca in nero.
Andiamo diretti al bar “Roma”, in cui troviamo i primi avventurieri già impegnati a fondo nello sport del calice. Degno di menzione il cesso peggiore del west (erano anni che non ne vedevo uno del genere!) e il vino che forse era anche peggio del cesso. In compenso, quando gli altri ci hanno abbandonato per andare a pranzo, ci siamo scofanati una super tazza di trippa in minestrone a dir poco eccezionale. Non riusciva a far dimenticare quel vino di merda ma quasi…
Ci siamo fermati un bel momento a chiacchierare di cazzate e cose serie come succede sempre intorno al tavolo di un bar e ci siamo visti anche la deludente manche della Fanchini.
Quando ci siamo alzati, Scowy ci ha abbandonati e noi siamo passati prima in macchina di Michele per il primo ricambio della giornata (Michele non ha un ‘auto, ha una cabina armadio con dentro anche i vestiti di carnevale del nonno di Togliatti) e poi a comprare liquirizie per il bambino Ale.
Tornati alla fiesta abbiamo incominciato a riunirci a tutti gli altri e poco alla volta ci siamo ritrovati in trenta con le nostre belle magliette rosse a scaliciare allegramente in giro per bar. Ricordo che il primo vino degno di questo nome l’ho bevuto nel bar “Cantuccio” dove ho perso il conto delle bottiglie e dove mi ha raggiunto il buon Moro. Il Michelone ha cacciato la classica ciotola commemorativa e tutti ci hanno scritto le peggio porcate che gli venivano in mente. Purtroppo la nota dolente (certe cose non cambiano mai) : gli ultimi che si alzano dal tavolo devono pagare anche tutto quello che i soliti furbini hanno bevuto e non hanno pagato…furbini arcinoti tra l’altro (e anche arcigay).
Giusto per non perdere l’allenamento la tappa successiva è stata sulla passerella a guardare quanto sono belle le trote. Dopo una boccata d’aria fresca ci siamo diretti al bar “due piazze” in cui ricordo solo il coniglietto “Benito” del Ferro e gli occhi della barista che erano davvero grandi!
Dopo tutta questa preparazione atletica ( e dopo un cambio d’abito del Foppolones ) siamo andati a fare i cretini sulle giostre. Li il gruppo era al completo, con Scowy a fare da ciliegina sulla torta. Tutti sugli autoscontri con una quintalata di zettoni e fumi alcolici,siamo tornati bambini di quarant’anni, ho preso anche un pugno in faccia ma non mi ricordo da chi... Non paghi abbiamo fatto il calcinculo, gli aereini (da cui la Elena stava precipitando inesorabilmente) e il punchball,la ruota della fortuna, il tiro a segno, le gru dei pupazzetti, gli anelli, la sala giochi, muschi licheni e funghi.
I regali più belli : la fionda di Scowy e la P38 di Michele.
Prima di cena, per non restare indietro, ci siamo incontrati al bar “Centrale” in cui ci hanno raggiunto anche il Piero e il Musk che stranamente è uscito prima dal lavoro.
La cena l’abbiamo fatta al bar di Bertola, il vecchio “Ideal”. Anche li mi ha fatto impressione vedere una trentina di persone tutti con la stessa maglietta rossa (più scura quella delle femminucce) a fare voci e a sbevazzare come se fossimo i più grandi amici di tutti i tempi. Ma Sanfa fa anche questo effetto…Grande interpretazione canora del buon Michele coadiuvato dalle splendide coriste Marzia e Fede! Mi fanno male ancora le orecchie!
Li oramai il delirio era al completo e ho visto cose che voi umani non potete immaginare, tra cui ragazze che molestavano sessualmente la statua del rubicondo cuoco fuori dal locale. Ora che ci penso lo ha fatto anche Scowy. Col cuoco intendo…
Quando oramai solo i più forti sopravvivono, mi sono recato con gli ultimi superstiti al Conary perché altrimenti non è un San Faustino degno di questo nome. Altro giro altre mille birre. Presi bene dalla P38 di Michele abbiamo iniziato a sparare ovunque fino a quando la Elena ha scambiato il rilascio caricatore col grilletto, mandandola in mille pezzi. Fortuna che il Moro “Macgyver” è riuscito a romperla del tutto e a regalare a Foppoli una faccia delusa da manuale e una super pistola nastrata!
“Meno male che chiude alle due”, devo aver pensato quando ci hanno cacciato fuori dal Conary, illudendomi che sarei andato a casa per il giusto riposo del guerriero. Invece no, perché sono andato a dormire alle cinque e mezza : dove non sopravvivono i più forti resistono i supergiovani…
Che Sanfa 2006 ragazzi!
Iniziato bene e finito ancora meglio…
A Carlo Azeglio Ciampi
Presidente della Repubblica Italiana
Quirinale – Roma
presidenza.repubblica@quirinale.it
Fax 06.46993125
Caro Presidente Ciampi,
mi rivolgo rispettosamente a Lei nella speranza di meritare un poco della Sua attenzione, nonostante le modalità irrituali del mio appello.
Sono un semplice cittadino, seriamente preoccupato per le possibili conseguenze sociali del decreto legge Giovanardi recentemente approvato e relativo alle droghe. Tale decreto è, a mio avviso, una palese violazione del referendum popolare del 1993, che aveva sancito la non punibilità dei consumatori. Esso prevede inoltre l’ equiparazione tra droghe leggere e droghe pesanti, nonostante tale omologazione sia assolutamente ingiustificabile dal punto di vista medico- scientifico.
In una parola, tra qualche settimana tutti i consumatori di cannabis in Italia verranno considerati spacciatori e rischieranno pene minime da 1 a 6 anni nel caso vengano colti in flagrante con un quantitativo di hashish superiore a quello che dovrà essere fissato dal Ministero della Sanità (quantitativo che si preannuncia assolutamente minimo).
Per cogliere l’implicazione sociale di un tale provvedimento, Le basti pensare solo che l’anno scorso circa 80.000 persone sono state segnalate alla Prefettura per possesso di cannabis. Molte di queste persone, con questa nuova legge, sarebbero destinate a riempire carceri già drammaticamente sovraffollate o, in alternativa, ad essere assegnate quali “tossicodipendenti” a comunità di recupero private.
Sorvoliamo su tutti gli altri effetti dannosi su ogni politica di riduzione del danno, e veniamo al dunque: sono consapevole che in questo momento, Lei è l’unica persona in Italia che può impedire quello che mi sembra un possibile. scempio.
Perciò Le rivolgo un sentito appello, in qualità di Presidente ma anche di cittadino, e Le chiedo di non firmare il decreto in oggetto. Penso che la questione della droga meriti di essere trattata, in un prossimo futuro, con maggior serenità e senza l’assillo di obblighi elettorali che rischiano di rovinare inutilmente la vita a decine di migliaia di persone in questo paese.
Mi permetto inoltre e in conclusione di sottolineare l'importanza di un esame dettagliato e rigoroso della legge licenziata dal Parlamento, se è vero che - come si può dedurre dagli atti del Senato e della Camera - autorevoli esperti di grande competenza giuridica hanno messo in luce numerosi punti di gravissima e manifesta incostituzionalità.
Grazie per quanto vorrà o potrà fare.
I miei migliori saluti.
Data ____________________
Firma ________________________
Nome _____________________________
Cognome __________________________
Indirizzo________________________
Se Laura, Susanna, Debora e Maria vanno a cena fuori, si chiameranno l'un l'altra Susanna, Debora, Laura e Maria.
Se Mario, Luca, Carlo e Giorgio vanno a cena fuori, si rivolgeranno affettuosamente l'un l'altro come ‘Ciccione’, ‘Testa di c*’, ‘Buffone’ e ‘Godzilla’.
A cena fuori:
4 Uomini a cena fuori: anche se il conto è di 80 mila lire, ognuno tirerà fuori 50 mila lire e dirà che non ha tagli minori, e non vorrà il resto.
4 donne a cena fuori: quando arriva il conto, compare la calcolatrice.
Soldi:
Un uomo pagherà 5 mila lire per un oggetto che ne vale 2 mila, se lo vuole.
Una donna pagherà 2 mila lire per un oggetto che ne vale 5 mila, che non vuole.
Bagno:
Un uomo ha in media 6 oggetti nel bagno: uno spazzolino, un dentifricio, una schiuma da barba, un rasoio, un sapone e un asciugamano dell'Holiday Inn.
Una donna ha in media 337 oggetti,la maggior parte dei quali un uomo non riesce a identificare.
Discussioni:
Una donna ha l'ultima parola in ogni discussione.
Qualsiasi altra cosa un uomo dice è l'inizio di una nuova discussione.
Futuro:
Una donna si preoccupa del futuro finché non trova un marito.
Un uomo non si preoccupa mai del futuro finché non trova una moglie.
Successo:
Un uomo di successo è colui il quale guadagna più di quanto sua moglie sia in grado di spendere.
Una donna di successo è quella che trova quest'uomo.
Matrimonio:
Una donna sposa un uomo sperando che cambi, e lui non cambierà.
Un uomo sposa una donna sperando che non cambi, e lei cambierà.
Vestirsi bene:
Una donna si veste bene per fare shopping, dare acqua alle piante, buttare la spazzatura, rispondere al telefono e prendere la posta.
Un uomo si veste bene per i matrimoni e per i funerali.
Naturalezza:
Gli uomini si svegliano dello stesso aspetto con il quale sono andati a dormire.
Le donne in qualche modo si deteriorano durante la notte.
Prole:
Una donna sa tutto dei suoi bambini: appuntamenti dal dentista, i migliori amici, sogni, incubi, paure e speranze.
Un uomo è vagamente a conoscenza di una persona bassa che gira per casa.
Pensiero del giorno:
Ogni uomo sposato dovrebbe dimenticare i propri errori: non c'è ragione perché due persone ricordino le stesse cose.