Sciùr marescià! Quello lì ammassa la jente! Quello con la vectra, ammassa me, ammassa te, ammassa tutti! (Anonimo)
venerdì, marzo 03, 2006
Amicizia Uomo-Donna : é possibile?

Quando si dibattono temi che rischiano di trascinarsi in discussioni infinite è fondamentale definire a priori qual è l'oggetto della discussione.

Per amicizia non s'intende un generico rapporto di conoscenza che porta a momenti comuni. S'intende

un rapporto che sfocia in momenti esclusivi che hanno come finalità il piacere di incontrarsi.

Spieghiamo meglio. Un uomo (il discorso vale ovviamente anche per una donna) può definire "amica" la moglie di un suo amico; potranno vedersi tutti insieme, ma se non ci saranno momenti esclusivi, loro due soli, con l'esclusione dell'amico e marito della donna, non si può parlare di "vera amicizia". Allo stesso modo non si può parlare di "vera amicizia" se un uomo e una donna si incontrano in un momento esclusivo finalizzato però a qualcosa di diverso del semplice vivere bene: un incontro di lavoro, un hobby che hanno in comune (al di fuori del quale non si vedono in modo esclusivo, supponiamo una coppia di ballerini professionisti) ecc.

Una "vera amicizia" si ha invece quando uno dei due invita l'altro a cena, passano una serata al cinema o a ballare, si vedono per parlare delle loro vite, magari vanno in vacanza insieme.


La risposta semplice


L'amicizia tra uomo e donna semplicemente NON può esistere se almeno UNO dei due è sessualmente/fisicamente/sentimentalmente attratto dall'altro.

La risposta però è troppo semplice. Con questa risposta (molto pratica ed efficace) si dedurrebbe che l'amicizia può esistere se NESSUNO dei due è attratto sessualmente dall'altro. A mio avviso ciò è sbagliato e la parte che segue, piuttosto complessa, serve proprio a dimostrare che anche nel caso in cui NESSUNO dei due è attratto sessualmente e ci si dice amici c'è qualcosa che non va: solitudine esistenziale (ma allora più che amicizia è compagnia), difficoltà psicologiche (ma allora più che amicizia è psicoterapia), assenza di stimoli sessuali (allora può esservi amicizia, ma la sessualità non funziona) ecc.



La risposta completa


la "vera amicizia" fra un uomo e una donna non è possibile se entrambi hanno una normale vita sessuale.

Infatti ciò che rende possibile il perdurare di un'amicizia è solamente il fatto che uno dei due (o entrambi) rifiuta di portarla su un piano sessuale trasformandola in relazione. Se entrambi sono sessualmente attivi non si vede perché non possano avere anche rapporti sessuali e quindi una relazione. Non è necessario essere omosessuali per rifiutare il trasferimento da amicizia a relazione. Basta anche non essere sessualmente attivi (come nel caso di persone anziane) o essere disattivati da inibizioni più o meno palesi (del tipo "il sesso non è importante", "per fare l'amore occorre essere veramente sicuri dei propri sentimenti" ecc.).


Esempi di "vera amicizia" distruttivi sono:

1) una persona sessualmente inattiva e una persona (sessualmente attiva) che si limita ad accettare l'amicizia (sperando più o meno consciamente che prima o poi accada qualcosa di meglio). È una situazione che rischia di trascinarsi per anni, penosamente. Consiglio: chiarite subito a voi e all'amico/a cosa volete ed evitate una "castrazione platonica".


2) Due persone sessualmente attive, di cui una (dominante) sfrutta l'altra (sottomessa) per "amicizia". La dominante sa o intuisce che la sottomessa vorrebbe qualcosa di più (amore), ma fa finta di non saperlo per non perdere comunque qualcosa; la sottomessa sa o intuisce che la dominante non ne vuole sapere di una relazione, ma non ha il coraggio di chiarire la situazione per non perdere la speranza di un'evoluzione. Consiglio: la dominante abbia un po' di correttezza e chiarisca; la sottomessa abbia un po' di dignità e chiarisca.


3) Due persone sessualmente inattive (magari con compagni con cui hanno una minore confidenza) che traggono supporto dalla loro "vera amicizia". Qui si ha sempre a che fare con persone che hanno problemi, che usano l'amico/a come psicanalista. Consiglio: non accettate questa condizione come normale (lo stesso consiglio vale anche per i partner degli "amici"), ma andate a fondo del disagio: ricordatevi che due zoppi che si sostengono a vicenda prima o poi cadono lo stesso.


4) Due persone sessualmente attive che non si piacciono, ma per lenire la solitudine si frequentano in occasioni tipiche del rapporto uomo-donna. Ovvio che se ognuno trovasse un partner o amici stabili del proprio sesso il rapporto finirebbe


5) Due persone sessualmente attive, ognuno con un proprio partner. Siamo spesso nel caso della situazione 3 con la differenza che, per "non rovinare l'amicizia" con intricate situazioni sentimentali, il sesso è vissuto con il partner, anziché con l'amico/a. La componente di supporto morale è anche in questo caso forte, anzi probabilmente è proprio per non perderla che si rinuncia al sesso. L'amicizia è così importante che per non rovinarla si rimuove il problema sesso. Ma se non ci fossero i partner ci si metterebbe insieme? Su questa domanda spesso non si vuole andare a fondo.

Quest'ultimo caso ci permette di chiarire e sintetizzare il discorso. Al maschile (ma ovviamente vale anche al femminile):

1) Io ho un'affinità con una donna con cui mi piace scambiare idee, mi piace uscire, andare al cinema ecc. ecc.

2) Questa donna non è orribile e io sono sessualmente attivo (cioè non ho novantacinque anni) e non soffro di inibizioni.

3) Da 1 e da 2 si deduce che in qualche momento io possa considerare la possibilità di un qualunque rapporto sessuale con lei. Questo a prescindere dal fatto che io abbia una partner o meno

4) Da 3 si deduce che comunque se c'è un minimo di attrazione ci sia il "pensiero" di un rapporto.


Che poi questo non si attui per motivi morali (appunto ho già una partner o lei ne ha uno) o altro ecc. non ha importanza. L'amicizia NON è più tale, perché, anche se represso, c'è il desiderio di andare oltre.

Da come si sviluppa il punto 4 nascono le mille possibilità e le mille confusioni. Posso rimuovere l'attrazione per il timore di non perdere la presenza della donna (situazione adolescenziale dello "speriamo che succeda qualcosa"), per non perderne il supporto psicologico (situazione psicoanalitica), per non perderne la compagnia (situazione esistenziale) o per un qualunque altro motivo che va indagato caso per caso.

 
posted by Molok at 09:15 | Permalink |


5 Comments:


  • At 3/3/06 11:18 AM, Anonymous Anonimo

    pravate questo: http://fun.drno.de/flash/bubblewrap.swf

     
  • At 3/3/06 11:51 AM, Anonymous Anonimo

    Va be': sembra una cosa talmente scontata che il pensiero che le donne facciano finta di non capirlo mi fa veramente incazzare !!! Cosa farci, fanculo l'amicizia...

     
  • At 3/3/06 11:56 AM, Blogger Molok

    Vai a dirlo alle tue "amiche"!(E anche a quelle del Musk)... ^_^

     
  • At 3/3/06 12:17 PM, Blogger Andrea

    Be' finora quello pieno di amiche mi sembra sia proprio tu!

     
  • At 3/3/06 2:41 PM, Anonymous Anonimo

    Ho sempre pensato che ricondurre temi così irrazionali ad uno schema (o più schemi) sia riduttivo e arrogante.Al di là di qualche punto di contatto (comunque non esaustivo sul tema) ritengo che i rapporti interpersonali siano davvero unici e difficilmente definibili.Ho vissuto un intenso rapporto di amicizia con una donna,durato anni,e posso dire che "non so cosa dire" se non che le componenti che entrano in gioco sono infinite e imprevedibili e la confusione nasce più dalle malizie che aleggiano nell'aria che dalla paura di mentire a se stessi