Era tantissimo tempo che non mi capitava di svegliarmi la mattina e ricordare un sogno in modo così nitido come mi è successo ieri…
Devo dire che mi ha lasciato un senso di inquietudine strano…:
Ho sognato di essere al funerale della famigerata maestra Tiberti di Piamborno, ero seduta tra i banchi insieme a Norma, la chiesa è stracolma di gente, la Tiberti era una persona molto conosciuta e relativamente importante….
Leggermente spostato alla nostra sinistra, qualche banco più avanti c’era Piero Galli, assieme ad alcuni amici, e da dove stavamo sedute lo si vedeva bene…
Tutta la comunità stava cantando una canzone, ma ad un certo punto la gente probabilmente non riusciva a ricordare le parole e la canzone andava scemando…
Ad un certo punto, per salvare la situazione, Piero si alza in piedi e con enfasi e braccia alzate verso l’alto si mette a cantare a squarciagola…
Tutti si girano lo guardano e tutta la chiesa si alza…cantando insieme a lui come uno di quei famosi cori gospel che si vedono solo nei film….poi mi sono svegliata e non so come possa essere terminato…
Aiuto!…. sono pervasa da questa sensazione indecifrabile…sogno o son desta e… qual’è sogno e qual’è realtà?
Posted by Marzia
Ma partiamo da sabato mattina, quando i miei compari di merende uno alla volta mi svegliano all'alba ( o almeno per me lo era!) con una sola certezza: "non fare il bidone, si va anche se piove".
Così dopo un caffé si parte tutti o quasi alla volta della birreria Impossibile a Borno. IL gruppo cade subito nell'effetto fisarmonica per così dire, anche se poi ci si ricompatta pronti per la salita, un fitta pioggerellina rompe le balle ma ci permette di continuare senza troppi sbattimenti.
Arrivati alla meta un gruppo si ferma in attesa delle prime pinte, mentre io, Marcello, Giò, Tiziano e Angelo scortiamo a Croce di Salven Scanna e consorte che vanno in albergo.
Dopo qualche km di nebbia fitta e umida arriviamo al Pigna dove ci meritiamo alcuni punch bollenti e ci lanciamo in una piacevole chiacchierata scooterista.
Ritorniamo all'Impossibile dove si parte con l'aperitivo, un ricco buffet e qualche litro di birra, accompagnati dalle selezioni del sottoscritto e di Campe. Passano le ore e le birrette non si contano alcuni dei nostri compari scooteristi ci abbandonano, mentre nel frattempo arrivano altri amici e amiche. Verso le 19 arrivano anche i Minivip che fanno un sound check fulmineo e poi dopo l'ennesimo boccale da due litri si parte in direzione del ristorante che dista qualche centinaio di metri, per fortuna.
Dopo le foto di rito per gli scooteristi in piazzetta ad Ossimo ecco la tavolata che prende forma, Tra locali, gruppo musicale, amiche delle amiche e altri siamo più di venti. Quando arriviamo al caffé e relativi digestivi Andrea dell'Impossibile mi ha già chiamato almeno un paio di volte, è ora di iniziare la serata, sarà ma mi sembra già notte fonda.
Dopo una breve selezione musicale per rompere il ghiaccio " Buonasera MINIVIP" e via col concerto.
Molti volti conosciuti presenti al concerto e parecchia altra gente affolla il locale. Si balla e si canta, ma sopratutto si sbevazza dal boccalones con le orecchie. Dopo i classici di Nick e compagni, alcune cover e brani nuovi è già ora dei bis e poi via con le danze. Tutti o quasi in pista e si balla, tra le richieste di ska e " se mi metti discoteca ti pago 50 €..." oppure " hai qualcosa di un po'... tipo per ballare, non so qualcosa house o di Vasco". Non ho parole, sempre la solita solfa certa gente non si fa prendere dal groove vuole ascoltare solo quello che ha nell'autoradio, ma questo è un discorso troppo lungo e noioso! Sinceramente penso "ma vaffanculo te i tuoi euri e la tua musica da bar" poi per mediare l'insistenza dei locali ormai alterati spezzo con gli ACDC che mettono tutti d'accordo.
Dopo questa parentesi superpainz (sarebbe un bel nome per un negozio, pensateci!!!!) via verso il delirio pop, beat, e ska. Fare il dj è un mestiere che disidrata quindi il premuroso amico Francesco pensa bene di dissetarmi con cocktail dal colore quantomeno discutibile. Le sue parole sono convincenti "... bevi che ti fa bene, me lo ha detto il dottore!!!" in effetti se lo ha detto il dottore...sembra convincente e quindi io bevo. Campe sale in consolle e via con il soul più black, finalmente anche io posso scatenarmi in balli sfrenati che dureranno ore ed ore fino alla fine della bionda alla spina. Non so a che ora siamo riusciti ad organizzarci per il ritiro verso casa mia, so solo che ci abbiamo impiegato circa una mezz'ora a trascinare via Nick da alcuni locali che volevano offrirgli vino e lardo per colazione!
Saliamo verso casa, Campe ed il Bertazzi mi precedono mentre illumino la via ai Minivip appiedati. Risultato : quando raggiungo casa, Bertazzi è in paranoia lambrettistica perchè ha appoggiato lo scooter in terra dopo una manovra azzardata, di Campe invece non c'è traccia, è scomparso nelle tenebre del bosco!!!! Arriverà dopo una decina di minuti imprecando nei riguardi della mulattiera che sale verso il bosco.
Entriamo tutti e ci accomodiamo per la notte, si decide irriducibilmente di aprire una bottiglia di vino, lo sappiamo che non riusciremo a berla ma in questi casi si fa così, qualcuno propone una pasta optiamo per un pacchetto di patatine; lentamente ci spegniamo uno ad uno di fronte a casa Keaton, benedetti anni '80!!!!!!
Il resto è già domenica, quindi nulla di rilevante. Che posso scrivere?
Grazie a tutti gli amici che hanno condiviso con me questo lungo sabato, grazie ai Minivip, ai nostri scooter, alle Lambrette di Bertazzi e dello Scanna che non hanno fatto sentire sola
Posted by Aldo
Ritorno al mare dove ho sognato con te
e sembra dirmi ciao. Ciao, ciao!
Rivedo ancor i vecchi amici che ho
e mi salutano. Ciao, ciao!
E sulla spiaggia limpida non é cambiato niente.
Sotto il sole caldo io ti cerco tra la gente,
so che ci sei.
Ecco mi hai vista, e tu
mi vieni incontro correndo,
e stai sorridendomi.
Ciao, ciao! Grido chiamandoti.
Ciao, ciao! Amore ab bracciami.
Ciao, ciao! Sono tornata da te.
Ciao, ciao!
Tu non lo sai con quanta ansia aspettai
di rivedere te. Ciao, ciao!
Ora di te non voglio perdere mai
neanche un attimo. Ciao, ciao!
Diventeranno facili i baci dell'estate.
Passeremo insieme cento ore innamorate,
ma poi verrà
il giorno che partirò.
Alla stazione verrai,
la mano tu agiti.
Ciao, ciao! Io sto per piangere.
Ciao, ciao! Il treno va io grido.
Ciao, ciao! Non ti scordare di me.
Ciao, ciao!
Strumentale (Tu non lo sai.)
Ciao, ciao!
Strumentale (Ora di te non.)
Ciao, ciao!
Diventeranno facili i baci dell'estate.
Passeremo insieme cento ore innamorate,
ma poi verrà
il giorno che partirò.
Alla stazione verrai,
la mano tu agiti.
Ciao, ciao! Io sto per piangere.
Ciao, ciao! Il treno va io grido.
Ciao, ciao! Non ti scordare di me.
Ciao!
(Petula Clark, 1965, tune of "Downtown")
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