E’ riuscita perfettamente anche questa volta, se consideriamo che la nostra carissima donna delle migliori location festaiole, la Bea, voleva organizzare questa cenetta, poi rimandava e dopo circa tre mesi di continui ripensamenti , in una sera d’inverno, precisamente lunedì scorso, finalmente si decide la data fissata per il sabato a seguire, ma il tempo già stringe. Divisione dei compiti principali : Bea chiama Umberto per la carne e spedisce una mail incasinata a tutti i suoi invitati senza indicare né come né quando avrà luogo l’evento e in più usa tutti gli indirizzi di posta elettronica che furbescamente ha attinto dalle nostre missive (da oggi le metto nascoste).Accortasi di non aver riportato la data rettifica con un’ulteriore mail. In seguito dopo numerose telefonate e altrettante mail mi manda l’elenco della suddivisione dei compiti, che verrà in seguito modificata con l’ennesimo cambio programma. L’unica cosa che per il momento resta invariata è il dove, casa Rizzonelli (ex Federici ndr) e il cosa si mangerà: LA PORCHETTA! Che figata, solo a pensarci mi torna l’acquolina in bocca. Le telefonate continuano e l’ansia della Bea cresce, lei non era in valle ma riesco ad immaginarla chiusa nella sua cameretta a Brescia che stila come uno stratega di guerra tutte le variabili, le opzioni, le divisioni...
Va beh, fino a venerdì tutto bene, si stabilisce finalmente il definitivo programma che prevede il nostro fantastico Umberto come sempre ai fornelli, il Molok chissà come mai addetto agli alcolici coadiuvato da Mirko, la Marina torte salate, le ragazze di Brescia torte, la Bea casa e antipasti, e io la patata…al forno ^_^. La sera ci incontriamo per la cena del compleanno della Pamela e la Bea giunge in uno stato che neanche dopo 48 ore di seguito in miniera ti riduci così! Tutto bene? Si si…mah, insomma, a guardarla non si direbbe. Durante tale cena parla poco e resta assorta nei suoi pensieri e io ricevo una telefonata: - non parlare che non ci ho su soldi sul telefono : dì alla Bea che ci sono anche io domani, ah sono il Piero Gal…Riporto tale conversazione alla Bea che essendo la padrona di casa è giusto sia messa a conoscenza di questa cosa, la quale si risveglia dal torpore e si infiamma come mai vista prima…NO! Piero io non l’ho mica invitato, e che cazzo (ha detto pure una parolaccia , lei…)…va bene, Bea c’hai ragione…
Dopodiché ci rechiamo al Conary (ma la Bea non ci segue), un posto nuovo per noi, non ci andiamo mai, dove incontro Aldo che con aria da cagnolino bastonato mi dice: - pota gliel’ho detto io al Piero, pensavo fosse invitato…Perciò la mattina dopo vado a far colazione con la padrona di casa che si è calmata e già ha eseguito per bene i suoi compitini per la cena (aveva un maialino sdraiato in macchina), la quale mi dice : -pota se proprio vuole venire, che venga, ma ci facciamo pagare almeno doppio, così impara… (no, questo l’ho detto io, la Bea è più buona ^_^).
Nel pomeriggio presto vado da lei e rientro in quella favolosa sala protagonista della festa dell’anno 2006, soffitti altissimi, con capitelli e ricami, fantastiche librerie in mogano stile ottocento, tavolata lunghissima, poltrone a fiorettoni e da un lato a far da padrone lui: il camino gigantesco con cornice in marmo nero alta più di me e grande come un monolocale giapponese…fantastico! Dopo di noi arriva Umberto con appresso lo piedone e dopo una serie di indecisioni con il papà di Bea si decide finalmente di posizionarlo in casa, acceso il fuoco e infilato il maialino lascio la postazione per andare a eseguire i miei compiti assegnati con la promessa di tornare il prima possibile…Va beh, il pomeriggio è stato impegnativo, perciò dalla Bea io e Marina ci siamo tornate alle otto di sera e abbiamo trovato la stanza identica a 4 ore prima con la differenza che c’ erano scatoloni di vino e birra e al posto del nostro cuoco un Molok e un Mirko impegnatissimi a badare allo spiedo. Cominciano ad arrivare tutti gli invitati, anche il Piero preoccupato , ma la tavola non è ancora pronta e neanche il resto perciò Marina e Umbe in cucina e io e la Elena a preparare tavola e antipasti...
Pronti? Via!
Come ogni cena che si rispetti gli antipasti sono quelli su cui la gente si abbuffa sempre ma stavolta non è stato così…si spiluzzica ma si guarda dietro dove c’è ancora il maialino che gira e gira…Tornano i nostri cuochi portando patate, salami, soppresse e lenticchie per placare i morsi della fame dei convenuti, ma non è così…Insomma la si vuole mangiare sta Porchetta o no? In effetti sono già le undici e gli invitati scalpitano.Verificato lo stato di cottura eccola pronta, fumante e profumata appoggiata bella arrostita su un tavolo con tre coltelli infilati a tagliare le parti succulente…
Mmmmmmmmmmmmm! A dir poco eccezionale! Fantastica, una vera delizia…è stata davvero molto apprezzata. E bravo il cuocone! Era veramente troppo buona...
Fantastico vedere tanta gente seduta attorno ad un tavolo, anchese i gruppi sono comunque stati un po’ divisi , ma va beh …c’è chi si è comunque divertito a fotografarsi baciando appassionatamente la testa del maialino rimasta intatta e chi per questa cosa ha riportato traumi…allo stomaco. Dopo questa fase centrale e fondamentale la gente un po’ si disperde, c’è che entra e esce in continuazione, chi si sdraia davanti al camino e si addormenta e chi accetta di bere un liquore con un sacco di fragoline di bosco per me potentissimo offerto innocentemente dalla Bea e andato a ruba, chi decide che lo stereo c’ha rotto e lo vuole distruggere trascinandolo a terra, chi si scatena in gare di pane e gorgonzola, chi fotografa per spirito artistico notturno lo stesso lampadario, chi sfodera un bloc notes perché i taccuini sono finiti ma una traccia della serata nella storia la bisogna lasciare…Insomma tutto perfetto…
Non ricordo benissimo ogni avvenimento, so chela mia Marina domenica mi ha detto, certo che non ti riconoscevo, non eri mica in te! Io? Così precisa e composta, com’é possibile? Sarà ancora colpa del Molok, si narra mi abbia fatto fumare sigarette farcite alla cicoria …
Giungono verso mattina due loschi individui con scarpe da prima comunione, ma essendo ormai tardissimo la padrona di casa ci invita a proseguire tutti verso il proprio giaciglio, non prima di aver caricato su una macchina a caso (la mia) tutte le bottiglie avanzate che non erano poche, il Molok non ha mica badato a spese, ci dai la tesserina e lui viampete!…e l’iva dove la metti?
Comunque la mattina dopo la Bea mi richiama e mi dice di ritornare da lei che di cose ne sono avanzate un sacco ancora e così faccio…una tegliona di porchetta, cassa di birra e varie ed eventuali.Si decide perciò che non si può sprecare tutto sto ben di Odino e si organizza una cena conclusiva della settimana enogastronomica , in Casetta, giusto per stare leggeri.
Siamo rimasti pochi, ma devo dire che la porchy è stata apprezzata molto da tutti, quasi più buona della sera prima, sarà stata la salsina verde? O la torta al cioccolato? O il video delle gesta dei nostri eroi a Sanfa 2006?Mah , resta il fatto che non so per gli altri ma mia nottata è stata terribile, altro che draghi…
Comunque in conclusione, anche se la porchetta era solo una scusa per ritrovarsi, anche se di feste se ne fanno sempre un sacco, anche se si poteva, anche se facevamo meglio...come ogni volta le feste organizzate dalla Bea sono sempre tra le migliori e le più apprezzate, tanto che il Musk stasera mi ha detto: - ma perché non si fa un’altra festa dalla Bea sabato? Troppo bella!
Va beh, fino a venerdì tutto bene, si stabilisce finalmente il definitivo programma che prevede il nostro fantastico Umberto come sempre ai fornelli, il Molok chissà come mai addetto agli alcolici coadiuvato da Mirko, la Marina torte salate, le ragazze di Brescia torte, la Bea casa e antipasti, e io la patata…al forno ^_^. La sera ci incontriamo per la cena del compleanno della Pamela e la Bea giunge in uno stato che neanche dopo 48 ore di seguito in miniera ti riduci così! Tutto bene? Si si…mah, insomma, a guardarla non si direbbe. Durante tale cena parla poco e resta assorta nei suoi pensieri e io ricevo una telefonata: - non parlare che non ci ho su soldi sul telefono : dì alla Bea che ci sono anche io domani, ah sono il Piero Gal…Riporto tale conversazione alla Bea che essendo la padrona di casa è giusto sia messa a conoscenza di questa cosa, la quale si risveglia dal torpore e si infiamma come mai vista prima…NO! Piero io non l’ho mica invitato, e che cazzo (ha detto pure una parolaccia , lei…)…va bene, Bea c’hai ragione…
Dopodiché ci rechiamo al Conary (ma la Bea non ci segue), un posto nuovo per noi, non ci andiamo mai, dove incontro Aldo che con aria da cagnolino bastonato mi dice: - pota gliel’ho detto io al Piero, pensavo fosse invitato…Perciò la mattina dopo vado a far colazione con la padrona di casa che si è calmata e già ha eseguito per bene i suoi compitini per la cena (aveva un maialino sdraiato in macchina), la quale mi dice : -pota se proprio vuole venire, che venga, ma ci facciamo pagare almeno doppio, così impara… (no, questo l’ho detto io, la Bea è più buona ^_^).
Nel pomeriggio presto vado da lei e rientro in quella favolosa sala protagonista della festa dell’anno 2006, soffitti altissimi, con capitelli e ricami, fantastiche librerie in mogano stile ottocento, tavolata lunghissima, poltrone a fiorettoni e da un lato a far da padrone lui: il camino gigantesco con cornice in marmo nero alta più di me e grande come un monolocale giapponese…fantastico! Dopo di noi arriva Umberto con appresso lo piedone e dopo una serie di indecisioni con il papà di Bea si decide finalmente di posizionarlo in casa, acceso il fuoco e infilato il maialino lascio la postazione per andare a eseguire i miei compiti assegnati con la promessa di tornare il prima possibile…Va beh, il pomeriggio è stato impegnativo, perciò dalla Bea io e Marina ci siamo tornate alle otto di sera e abbiamo trovato la stanza identica a 4 ore prima con la differenza che c’ erano scatoloni di vino e birra e al posto del nostro cuoco un Molok e un Mirko impegnatissimi a badare allo spiedo. Cominciano ad arrivare tutti gli invitati, anche il Piero preoccupato , ma la tavola non è ancora pronta e neanche il resto perciò Marina e Umbe in cucina e io e la Elena a preparare tavola e antipasti...
Pronti? Via!
Come ogni cena che si rispetti gli antipasti sono quelli su cui la gente si abbuffa sempre ma stavolta non è stato così…si spiluzzica ma si guarda dietro dove c’è ancora il maialino che gira e gira…Tornano i nostri cuochi portando patate, salami, soppresse e lenticchie per placare i morsi della fame dei convenuti, ma non è così…Insomma la si vuole mangiare sta Porchetta o no? In effetti sono già le undici e gli invitati scalpitano.Verificato lo stato di cottura eccola pronta, fumante e profumata appoggiata bella arrostita su un tavolo con tre coltelli infilati a tagliare le parti succulente…
Mmmmmmmmmmmmm! A dir poco eccezionale! Fantastica, una vera delizia…è stata davvero molto apprezzata. E bravo il cuocone! Era veramente troppo buona...
Fantastico vedere tanta gente seduta attorno ad un tavolo, anchese i gruppi sono comunque stati un po’ divisi , ma va beh …c’è chi si è comunque divertito a fotografarsi baciando appassionatamente la testa del maialino rimasta intatta e chi per questa cosa ha riportato traumi…allo stomaco. Dopo questa fase centrale e fondamentale la gente un po’ si disperde, c’è che entra e esce in continuazione, chi si sdraia davanti al camino e si addormenta e chi accetta di bere un liquore con un sacco di fragoline di bosco per me potentissimo offerto innocentemente dalla Bea e andato a ruba, chi decide che lo stereo c’ha rotto e lo vuole distruggere trascinandolo a terra, chi si scatena in gare di pane e gorgonzola, chi fotografa per spirito artistico notturno lo stesso lampadario, chi sfodera un bloc notes perché i taccuini sono finiti ma una traccia della serata nella storia la bisogna lasciare…Insomma tutto perfetto…
Non ricordo benissimo ogni avvenimento, so che
Giungono verso mattina due loschi individui con scarpe da prima comunione, ma essendo ormai tardissimo la padrona di casa ci invita a proseguire tutti verso il proprio giaciglio, non prima di aver caricato su una macchina a caso (la mia) tutte le bottiglie avanzate che non erano poche, il Molok non ha mica badato a spese, ci dai la tesserina e lui viampete!…e l’iva dove la metti?
Comunque la mattina dopo la Bea mi richiama e mi dice di ritornare da lei che di cose ne sono avanzate un sacco ancora e così faccio…una tegliona di porchetta, cassa di birra e varie ed eventuali.Si decide perciò che non si può sprecare tutto sto ben di Odino e si organizza una cena conclusiva della settimana enogastronomica , in Casetta, giusto per stare leggeri.
Siamo rimasti pochi, ma devo dire che la porchy è stata apprezzata molto da tutti, quasi più buona della sera prima, sarà stata la salsina verde? O la torta al cioccolato? O il video delle gesta dei nostri eroi a Sanfa 2006?Mah , resta il fatto che non so per gli altri ma mia nottata è stata terribile, altro che draghi…
...E come sempre…Grazie Bea!
Posted by Marzia
Quanti culi ho violato quella notte...