La notte di Natale, proprio mentre il ciccione vestito di rosso gridava "oh oh oh" (e non sto parlando del Borsa alla festa degli alpini), mentre i pargoli di tutto il mondo si rimboccavano le coperte già pregustando i regali sotto l'albero, mentre negli edifici di culto di tutta l'allegra penisola ci si scambiavano segni di pace (salvo poi augurarsi la morte per un parcheggio sbilenco fuori dalla chiesa), io stavo vomitando. Non per la vergogna morale che mi provoca tutta quest'ipocrisia tipica di una cultura occidentale basata su valori puramente elitari che mai trovano riscontro nel concreto, ma solo perchè per le 24 ore precedenti avevo tracannato alcolici come una spugna senza nemmeno andare a dormire.
Poi ho sognato che mi chiamava Babbo NAtale per chiedermi se dopo il suo unico turno annuale andavamo a fare un pokerino, ma non potevo perchè dovevo andare col Piero Gal al raduno degli Scout a ringraziare il Signore fra canti liturgici e crostate alla marmellata.Poi mi ha svegliato mia mamma chiamandomi al telefono di casa perchè non aveva mie notizie da 4 giorni e devo averle detto "vaffanculo babbo natale", salvo poi ri-addormentarmi sul divano dopo aver visto che in tv non c'era nemmeno un cartone di Asterix o un film scollacciato di serie Z anni '70 che potesse alleviare il peso insopportabile di un altro anno in arrivo da vivere sotto le mentite spoglie di teresano che il KGB mi ha assegnato 20 anni fa.

Buon 25 dicembre, e giorni seguenti. a tutti!