At 11/10/05 4:30 PM, Anonimo
At 11/10/05 7:39 PM, Anonimo
Andrò contro corrente ma ritengo questa foto un bene prezioso.
Non certo per il valore estetico, assolutamente disgustoso, ma per quello sociale e storico che essa assume.
Quegli occhi che sbirciano da una porta, quasi gioiosi nel manifestare tanta volgarità, ben dipingono il crollo culturale degli anni '80, causato vuoi dall'eroina di stato dei '70, vuoi dalla battaglia condotta da borghesia e potere contro le classi proletarie che rischiavano di prendersi l'egemonia sociale e politica dell'Italia tutta.
Il personaggio rappresentato è candido come un bambino, nella sua ignoranza, nei suoi modi rozzi, nella demenza del suo sguardo ebete e felice e finanche nelle sue italianissime chiappe chiare di Vianelliana memoria. E' l'italiano medio, la "ggggente" che Pasolini descriveva, priva di dignità, ebbra soltanto della propria idiozia. E' l'Italia del crollo, del dopo-boom, della fine dei sogni.
Il culo del Piero Gal mortifica qualsiasi libro, uccide ogni flebile voce intellettuale, spezza con un rutto simbolico l'intero periodo letterario da Dante a Camilleri.
Mi spingo fino a dire che il culo di Piero Gal è l'antitesi della vita, ma d'altronde come diceva Ungaretti (o Martufello, non ricordo), "la morte si sconta vivendo".
At 12/10/05 7:59 AM, Anonimo
Io la vedo solo come una foto che identifica dell' allegria in un attimo di relax estivo, come una sorta di goccia d'acqua tra le sabbie del deserto visto come continua a procedere questa orribile esistenza... un tentativo disperato di credere alla serenita' pregiudicata ormai dalla consapevolezza di continuare a raggiungere il nulla...
Mamma mia che schifo!!!