Prima di pubblicare notizie riguardanti questo (triste) fenomeno, abbiamo voluto documentarci da fonti sicure e fare una ricerca approfondita. Non ci stuferemo mai di ripetere che la disinformazione in questo settore è molto diffusa e visto l’argomento delicato, ci tenevamo ad offrire ai nostri utenti un articolo chiaro e completo. (servizio e foto)
Che cos’è la Glass Grass? Abbiamo letto varie ipotesi, alcune più fondate di altre, secondo le quali erano stati aggiunti alla cannabis: sabbia, tritume di pietre, vetro, sale, un miglioratore di rendimento chiamato Brix o frammenti di fibra di vetro.
Secondo le fonti più autorevoli che abbiamo trovato, si tratta di cannabis con anidride silicica o microsfere di silicio (altamente cancerogeno), sotto forma di pezzi minuscoli di vetro che permette di aumentarne le dimensioni, il peso e quindi di incrementare i profitti. Viene prodotta da bande criminali e spacciatori e non è un problema da sottovalutare, in quanto potrebbe avere conseguenze sulla salute dei consumatori (Glass=Vetro Grass=Erba).
”Questi pezzettini di vetro alle volte non sono così piccoli come dovrebbero, danneggiando i polmoni” (affermazione di Martin Barnes, presidente dell’organizzazione DrugScope che ha condotto una ricerca sulla cannabis in Inghilterra).
Altra variante (meno nociva ma non per questo trascurabile) è il “taglio” effettuato con polvere di talco.
Dove viene venduta? Le prime segnalazioni di tale fenomeno sono giunte da alcune città inglesi, ma ben presto ci sono stati casi simili in tutta Europa, Italia compresa. Abbiamo raccolto segnalazioni da Milano, Bologna, Parma e Foggia.
E’ da diverse settimane che tramite il passaparola, i forum in internet e altri ambienti underground, si discute di questa problematica e le segnalazioni sono sempre più numerose. Non si tratta quindi di casi isolati.
Come riconoscerla? Non ci sono metodi sicuri al 100% se non effettuare delle analisi in laboratorio, soluzione alquanto complicata. E’ possibile comunque attuare alcuni accorgimenti e fare più attenzione a ciò che si compra. L’erba “tagliata” con polvere di talco, presenterà in superficie un colore molto chiaro, quasi sbiadito e una netta differenza con la parte interna. L’erba con il “vetro” invece sarà all’apparenza normale marijuana con molta resina. Con una lente d’ingrandimento e un’accurato esame sarà possibile eventualmente trovare le sostanze estranee. Altro metodo è quello di provare a metterne tra i denti un pezzettino e masticarla leggermente: l’eventuale presenza di pezzettini di vetro sarà simile a dei granelli di sabbia.
Conclusioni Non siamo gli unici a pensare che tali fenomeni accadano a causa delle politiche proibizioniste dei governi interessati. In Spagna, paese dove da alcuni mesi l’autoproduzione di cannabis a scopo personale è legale, non ci sono state segnalazioni di erba adulterata, e siamo convinti che mai ce ne saranno (dal momento che i consumatori non sono obbligati e non hanno la necessità di acquistare la cannabis dagli spacciatori).
Al seguente link sono presenti alcuni video in cui si possono vedere le particelle di vetro riprese al microscopio: CannabisCulture